For Info:
The Morticia's Lovers


 

 

SMASH THE RADIO (LP ON DEMOLITION DERBY - CD ON AMMONIA RDS)


 

Low Cut #18- Great Italian old-school punk rock. Kicking ass in the vein of the Rip-Off's and the Infections. Not much new under the sun, but fuck that cuz this is punk rock the way it should be. Raw guitars, cool solos, rocking songs, abrasive vocals and lotsa energy. Some weird Korg organ here and there sounds cool and songs like "Try", "Chemical Drugs" and "Love is just an Hippy's Thing" - just check the spelling on that last one - are top notch punk rock anthems. Gets better and better for each spin it get on the turntable. Only let down here is the awful version of "Alcoholiday" which features the worst female vocals I've heard in years. What a shame cuz the rest of the album rocks like shit and it's actually a five razorblade release if you exclude that one song. This could easily have been on Rip-Off records and fans of that label will love this. Kris at Demolition Derby digs out some cool European shit these days and this is probably the best.

Nofuckinchancerecords.nl - To be honest: there was little doubt that Morticia’s Lovers could pull off another great rock n roll record. The only question was if the member in the group ‘that owns the synthesizer’ would be handcuffed at the right moments. He almost was. There’s a couple of moments we hear the thing, but it’s not like the band tries to make some sort of spacepunk or limpdicked now wave. I still don’t like the synti songs, they’re too ‘funny’, but at least they don’t suck total ass and ruin the record. It’s kinda hard to put your finger on Morticia’s Lovers sense of humor anyway. But when you listen to a mighty song as Rent A Lover on this record (one of the best songs I’ve heard so far this year), you know that being straight forward about their shit, in composition and production, makes the old fashioned snotnoseapproach that this band seems to love so much really stand out in the world of punkrock with a twist. So here it is: one of the greatest bands of Italy with another great record. But would someone please smash that fucking synthesizer to pieces of y’all done with that radio?

OX-FANZINE [55] und Joachim Hiller- Auf dem belgischen Label ist die neue LP der Italiener MORTICIA'S LOVERS raus, und yeah, das Ding kann 'ne Menge! "Smash The Radio" ist bereits der vierte Longplayer des Italo-Vierers, und es wundert einen schon, dass die nicht schon längst viel bekannter sind. Dabei könnte gerade die neue Platte ihnen eine Menge neuer Fans bescheren, denn wo man früher ein ganze Stück garagiger war, ist man heute etwas weniger trashig, ohne jedoch in Sachen Spielfreude schlapper zu klingen. Im Gegenteil, das Ding hier shaket und rollt wie Sau, und dann ist da noch dieser gewisse Spät-Siebziger-Punk-Einfluss, der teilweise an die DICKIES erinnert, und von da wiederum ist es nicht weit zu den BRIEFS, zu den SHAKIN' NASTIES, zu den SHOCKS - und kämen sie aus dem Nordwesten der USA, hätten sie wohl gute Chancen, schon längst eine Band auf Dirtnap zu sein. Ach ja, außer elf eigenen Songs gibt's auch noch zwei Cover: "Dead in the suburbs" von LOS REACTORS und "Alcoholiday" von KAOS.

Rumore - Ogni loro nuova uscita è per tutti i cultori del punk rock’n’roll più crudo e selvaggio un’autentica manna dal cielo. Nella loro già consolidata carriera discografica (finora i Morticia’s Lovers hanno partorito, compreso il nuovo Smash the radio, ben quattro albums) i quattro piacentini hanno dimostrato eloquentemente di servire con vera passione e dedizione la causa del rock’n’roll. Partendo dagli esordi lo-fi garage-punk, passando attraverso il trash rock’n’roll di Piss and Love, il lo-fi punk in tipico Rip Offs style di Rock’n’roll overdose, i Morticia’s Lovers col nuovo Smash the radio allargano ulteriormente il loro spettro sonoro, iniettando nella consueta miscela punk/garage/rock’n’roll dosi di elettro new wave minimalista di fine ’70 (nell’uso del synth in brani come l’iniziale title-track, Saturday night e la cover dei Los Reactors Dead in the suburbs). Il tutto ovviamente ben amalgamato nell’economia complessiva del loro sound, che non tradisce mai la sua vocazione iconoclasta, abbondantemente espressa in pezzi di pura adrenalina r’n’r come la stessa Smash the radio, Go baby go, Strap on, il rock’n’roll alla Chuck Berry di How I hate you, o la conclusiva Mr J Thunder. Il culto degli amanti di Morticia attende adesso nuovi seguaci. Voto: High - Gabriele Barone

BLOW UP – Maggio 2004 - Fabio Polvani - Un efficacissimo snotty punk rock spirit emerge dalle dodici tracce che vanno a comporre il quarto album dei Morticia’s Lovers. Il loro è un punk’n’roll a rullo che più cerca di stenderti e più ti fa scuotere grazie ai suoi accordi taglienti e da manuale, al suono trashy, alle sostenute ritmiche, ai refrain dispettosi e orecchiabili, alla sua aria problematica e scollacciata. In "Smash The Radio" ci sono degli inserti di synth funzionali alle esigenze dei brani, quindi da annoverarsi come valore aggiunto. Ci sono anche un paio di cover quali Dead in the Suburbs dei Los Reactors e l’indimenticabile Ca Plan Pour Moi di Plastic Bertrand, eseguita quasi in annoiato mid tempo. A vegliare sulla musica della band piacentina tuttavia si staglia una figura carismatica in particolare: il suo nome sta scritto nel titolo dell’anthem che conclude alla grande il CD, Mr J Thunders. Voto: 8

BeNiceToBeMoMMy- Li avevo lasciati al grezzo lo-fi garage di "Piss and Love" e me li ritrovo sugli scaffali di Messaggerie Musicali distribuiti Sony al prezzo più che onesto di 10,90 euro. Il mondo cambia ed anche i piacentini sono cambiati. Ma debbo subito dirvi che questo disco mi è piaciuto molto lo stesso. Ora suonano un punk-rock più vicino a quello di band come i Briefs, con una sicuramente maggiore cura dei particolari, ma dal cilindo cacciano fuori dodici brani al fulmicotone, compresa una cover di "Ca Plan Pour Moi" di Plastic Bertrand. Chissà quanto durerà questo fenomeno del punk italico nei grandi magazzini. Ma se i risultati sono questi, lunga vita. Per dover di cronaca vi dico comunque che questo album è uscito anche in vinile per la belga Demolition Derby.

JAMBOREE – Maggio 2004 – Ernesto Meazza - Eh, mi ricordo quando lessi il nome dei Mortizza che facevano da spalla agli Hermits, quando su queste pagine decretammo ‘thumbs up!’ per la loro apparizione al Bus One o quando li trovammo in cartellone al festival beat perché alcune band avevano dato forfait. O quando ancora ero con la solita gang del northwest a far casino sotto il palco mentre suonavano al Wild Weekend 2000. Sono lontani quei tempi? Mah è solo una manciata di anni. Il suono è andato un po’ cambiando, si è staccato definitivamente dal modello Rip Offs, le covers in questo nuovo cd, dalla copertina alla Briefs, non sono più degli Hurricanes ma di Plastic Bertrand (indovinate cosaS) e dei Los Reactors (una bella versione di Dead in the SuburbsSe se non sbaglio, sulla versione in vinile per la belga Demolition Derby c¹è pure Alcoholiday dei The Kaos) ma è sempre il solito sgangherato rock¹n¹roll che mi ricorda quando nel ‘77 o qualche anno prima che so le NY Dolls o certi gruppetti su Chiswick cercavano di ridare gli artigli ai riff di Chuck Berry. Qua e la affiorano quelle tastierine new wave che da un paio d¹anni sono state ripescate e rispolverate, la title track mi ricorda Smash it Up dei Damned, ma la goduria per me arriva con pezzi come Go baby Go, Saturday Night, How I hate You (potrebbe essere un pezzo degli HentchmenSaccidenti nel 99 avevo acquistato il loro ep su Italy, featuring Jack White e mi chiedevo chi fosse quel Jack WhiteS), Chemical Drugs, Strap On, I wanna see ya o Mr J. Thunder. Lo scorso inverno mi hanno fregato l¹autoradio, l¹ho sostituita da poco con un lettore cd, ho una cassa che va e viene ma in Osti giorni di primi caldi vado in giro con Smash The Radio non dico a palla perché non ne sono il tipo ma quando tra Milano e Rho rallento perché vedo che ogni giovedì mattina in quel punto c¹è piazzato un autovelox o sono sulla Varesina a velocità di crociera beh, mi sembra di stare in Roadrunner di Jonathan Richman!

SUCCO ACIDO - - Franco “Lys” Di Mauro - Continua sempre più a definirsi, disco dopo disco, il progetto trash ‘n roll dei Morticia ‘s Lovers. Partito da radici autenticamente garage punk (ovviamente quello ultraintransigente alla Tim Warren) il gruppo piacentino è negli anni diventato l’ equivalente italiano di formazioni come Rip Offs o Hives che sarebbe poi la “riattualizzazione” di una estetica sonora istintiva, cruda che parte dal rock ‘n roll di Sin Alley e arriva, transitando ovviamente per punti fermi come Eddie Cochran, Trashmen, Sonics (How I hate you è degna di stare dentro Boom, non ci sono cazzi, NdLYS), Mummies o New Bomb Turks, alle derive trash di etichette come Estrus, S.F.T.R.I. o Rip Off. Tutto molto minimale e furioso, con sbavature tecniche talmente grosse da essere praticamente perfette. E come per magia ecco un pezzo ultra-pop come Ca plane for moi diventare un inno da surfers depravati come solo una Surfin’ Bird prima d’ ora. Quella degli Amanti di Morticia è autentica spazzatura rock ‘n roll, roba ripescata dai cassonetti di periferia lungo le derive suburbane delle grandi metropoli occidentali, Cleveland, Parigi, Stoccolma, Londra, Detroit, Los Angeles, Milano e tirata fuori senza nessuna sensibilità ambientalista, reciclaggio della sporcizia e redistribuzione della stessa senza nessuna operazione di raffineria e di eliminazione scorie. Un’ operazione di riciclo che non risparmia nemmeno i loro stessi furgoni (il disco si chiude con un omaggio a Johnny Thunders che è una parodia del brano di apertura). I Morticia ‘s Lovers sono oggi la catena di assemblaggio del corpo rock ‘n roll meglio attrezzata d’ Italia. Grandissimi.

>>> back